Itinerario escursionismo Mont Avic da Chevrere per il Lac Gelè (Champdepraz AO)

Di GIANCARLO COSTA ,

Apertura Itinerario Mont Avic
Apertura Itinerario Mont Avic

INIZIO ESCURSIONE: Champdepraz, loc. Chevrere (Quota 1250m)
ACCESSO: Per arrivare a Champdepraz, uscire a Verres sull’autostrada A6 Torino-Aosta, quindi risalire la statale fino a Champdepraz, attraversando il ponte sulla Dora, quindi risalire la valle fino a Chevrere, parcheggiare ed iniziare l'escursione.
DISLIVELLO: 1750 metri circa (da quota 1250m di Chevrere a quota 3006m della vetta del Mont Avic)
DIFFICOLTA’: Escursionismo
PERIODO CONSIGLIATO: da Giugno a fine Ottobre
ATTREZZATURA: Normale attrezzatura da escursionismo (pedule, zaino, giacca a vento) o da trail running - skyrunning (zainetto o marsupio con kway e pantavento), può essere utile una corda per la discesa
CARTOGRAFIA: Carta dei Sentieri n. 13 Valle Centrale 1:25.000 L'Escursionista editore
INDIRIZZI UTILI:
Parco Naturale del Monte Avic Località La Fabrique, 164 - 11020 Champdepraz - Tel. 0125 960643 - Fax. 0125 961002 mail info@montavic.it
web www.montavic.it

Descrizione itinerario Mont Avic

Il Mont Avic è la montagna simbolo di Champdepraz e della vallata, la montagna che si vede da fondo valle, visibile con il suo caratteristico profilo. L'escursione inizia da Chevrere a quota 1250m, risalendo il fondo valle per una decina di minuti, fino ad arrivare ad un bivio, in cui c'è l'indicazione per il sentiero n. 6 del Lac Gelè.
Quindi la salita su sentiero diventa salita su mulattiera, costruita ai tempi della miniera, mulattiera che sale sotto l’alta parete sulla destra, mentre a sinistra c’è un torrente.
Raggiunto un colletto c’è una pietraia, da qui proseguire fino al Lago Gelato a quota 2616 metri, quindi al bivacco del Parco Naturale Mont Avic, Nord-Ovest verso il Colle Raye Chevrère, prima del colle si piega nettamente a destra e, per tracce di sentiero e ometti, si raggiunge in piano la base del conoide che scende del colletto della cresta Ovest del monte Avic, a inizio estate può esserci ancora neve da attraversare o aggirare. Si risale il conoide del canale, mantenendosi prevalentemente sulla sinistra e sfruttando nel finale le cenge per il passaggio più complicato.
A questo punto inizia la cresta, con una parte alpinistica facile ma che richiede attenzione e valutazione dei passaggi migliori.
Si seguono i numerosi ometti posti nei punti strategici, subito si segue un sentierino tra i detriti, poi iniziano le roccette e un traverso su cengia sul versante nord.
Si alterna la salita sui due versanti, la roccia generalmente è buona e con molti appigli; è comunque buona cosa verificare che gli appigli battezzati siano solidi.
Si arriva a un'anticima dalla quale la statua di vetta appare vicina.
Abbassarsi all'intaglio stando su sentierino sul versante Sud e una brevissima risalita su roccette permette di toccare la cima.

In discesa seguire l’itinerario percorso in salita, con particolare attenzione al primo tratto di cresta, da effettuare in disarrampicata, può essere utile una corda.

Oppure se si conosce la zona scendere sull’altro versante, in direzione del Col Varrotta, come descritto nell’itinerario https://www.outdoorpassion.it/news/itinerario-escursionismo-mont-avic-da-chevrere-champdepraz-ao/

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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