Marco Confortola in partenza per il Kangchenjunga

Di GIANCARLO COSTA ,

Kangchenjunga
Kangchenjunga

La prossima sfida di Marco Confortola si chiama Kangchenjunga, situata al confine tra Nepal e India, con i suoi 8586 metri è la terza montagna più alta della terra.
Il Kanche, nome comunamente usato dagli Alpinisti per abbreviare e facilitare la pronuncia, è l’ottomila più orientale e significa: cinque forzieri della grande neve.
Il Kanchenjunga è già stato tentato da Marco nel 2014 rinunciando a quota 8450 metri per un problema al piede sinistro che l’ha portato di conseguenza ad una nuova amputazione.

Marco Confortola farà parte di una spedizione Internazionale. Impegnati sulla stessa montagna ci saranno anche due cari amici Olandesi ( Wilco Van Rooijen e Cas Van De Gevel ) con i quali ha raggiunto la vetta del K2 nel primo Agosto del 2008.

Il Kangchenjunga è una montagna infinita, la salita, ovviamente senza ossigeno è complicata, sarà quindi un’avventura molto impegnativa. L’ultimo campo (C3) è molto basso, circa quota 7300 m, il giorno del tentativo di vetta infatti si dovranno percorrere quasi 1600 m di dislivello rendendo questa salita una delle più difficili dei 14 ottomila.

Marco Confortola definisce questa montagna “la montagna dei bambini“, perché nel 2014 tanti bambini e Sherpa molto giovani hanno accompagnato lui e i suoi compagni al campo base del Kanche, e durante il trekking di avvicinamento al CB, nei vari villaggi hanno sempre trovato piacevolmente tantissimi bambini ad accoglierli.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

Commenta l'articolo su Twitter...

Può interessarti