Adaptive Rowing sul Po, per sognare Londra 2012

Di MARCO CESTE ,

Adaptive rowing
Adaptive rowing

Importante appuntamento domenica 28 novembre per il canotaggio italiano e internazionale. Sede dell’evento sarà la bellissima Torino che metterà a disposizione il fiume Po, per regalare a 150 atleti il sogno olimpico. Al Circolo Canottieri Armida di viale Virgilio, i canoisti si daranno battaglia nel Trofeo Waiting for London 2012, manifestazione riservata alle categorie maschili e femminili singoli, coppie e a quattro della disciplina paralimpica Adaptive Rowing.

L’Adaptive Rowing è il canottaggio di coppia o di punta destinato ad atleti portatori di una disabilità. Il termine adaptive significa che l’equipaggiamento viene per così dire adattato per rendere possibile la pratica di questo sport.

La manifestazione avrà inizio alle 11.30 con una gara promozionale, mentre un’ora dopo scenderanno in acqua le imbarcazioni che si batteranno per conquistare il prestigioso trofeo e ottenere i punti necessari per poter fare parte della spedizione azzurra ai giochi olimpici estivi di Londra 2012. Gli atleti partiranno dal tratto del fiume Po tra il ponte Isabella e il Circolo Canottieri Armida e dovranno percorrere mille metri in favore di corrente. Le partenze avverranno ogni 20 minuti. Alla manifestazione, patrocinata dalla Città di Torino, saranno presenti la neo presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici Tiziana Nasi e l’assessore alla salute e alle politiche sociali del Comune Marco Borgione che porteranno il loro

saluto agli atleti e agli organizzatori dell’evento. Ai nastri di partenza, oltre agli atleti professionisti della Nazionale Paralimpica, anche il tandem d’oro nella categoria adaptive rowing 4 ai recenti giochi olimpici di Pechino Daniele Signore e Luca

Agoletto. L’arbitraggio sarà curato dalla commissione direttiva arbitrale della Federazione Italiana Canottaggio e i vincitori saranno premiati da Tiziana Nasi e dal

presidente del Circolo Gian Luigi Favaro. Per tutta la durata della gara i soci dell’Armida forniranno assistenza agli atleti, sia a terra che in acqua. Un gruppo di fisioterapisti professionisti supporterà i partecipanti che necessitano un intervento prima e dopo la gara.

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