E’ morto l’alpinista svizzero Ueli Steck in spedizione all’Everest

Di GIANCARLO COSTA ,

Ueli Steck all'Annapurna (foto uelisteck.ch)
Ueli Steck all'Annapurna (foto uelisteck.ch)

E’ morto l’alpinista svizzero Ueli Steck che era impegnato nella spedizione per realizzare la traversata Everest-Lhotse. Ueli Steck, soprannominato “The Swiss Machine” per le sue incredibili prestazioni sulle difficoltà alpinistiche, era uno dei fuoriclasse dell’alpinismo moderno, e sapeva coniugare tecnica e velocità sulle Alpi come in Himalaya, come ha dimostrato sull’Annapurna nel 2014, o sulle Alpi con la salita in 62 giorni degli 84 quattromila delle Alpi del 2015.
Secondo fonti d’informazione Himalayane, Ueli Steck è morto sulla parete Nuptse nei pressi del Campo 1 dell’Everest. Steck si stava acclimatando per tentare la traversata Everest – Lhotse, uno dei sogni dell’alpinismo d’alta quota, ma pieno di difficoltà che solo un fuoriclasse dell’arrampicata poteva immaginare possibile. Se n’è andato uno dei più grandi alpinisti degli ultimi 20 anni.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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