Il Cervino CineMountain premia il fim iraniano Oyan
Di GIANCARLO COSTA ,
Il
Festival Cervino CineMountain terminato domenica 8 agosto, giunto alla 13a
edizione, ha visto trionfare l'iraniano Esmaeel Monsef con la
pellicola "Oyan". La trama del film sposta l'attenzione tra le montagne
dell'Iran, dove una giovane donna aspetta lettere dal marito, prigioniero oltre
il confine. Un postino trasporta la posta da un capo all'altro della nazione,
fino a che, un giorno, si accorge che le lettere che la donna aspetta con
ansia, non sono lettere scritte dal marito. Tra i film premiati "Carmen meets Borat" di
Mercedes Stelenhoef per la testimonianza di come un intervento esterno possa
stravolgere la realtà sociale che racconta e per aver ridato realtà e umanità
ai protagonisti reali. Menzione speciale va all'opera "Himalaya, le chemin du
ciel" di Marianne Chaud per la delicatezza dell'approccio
e per il rispetto nei confronti di una cultura diversa e dei suoi
rappresentanti. Tanti
altri i premi assegnati: "Montagne passion" al film "Mount St. Elias" di
Gerald Salmina, Premio "Vie de Montagne" al film "Obcina" di Björn
Reinhardt, Premio Montagne Toutcourt al film "Alone on the Wall" di
Peter Mortimer e Nick Rosen, Premio per il miglior film d'alpinismo Club
Alpino Italiano al film "L'ultima battaglia delle Alpi" di
Roberto Cena e Fabio Canepa. Infine il premio "Ecomountain" Assessorato
Territorio e Ambiente va al film "Shaman Tour" di
Laetitia Merli e il Premio del pubblico a Crossing the Himalaya di John
Murray.