Il fascino del freddo: Tamara Lunger da Sport Specialist giovedì 27 luglio al negozio di Bevera di Sirtori

Di GIANCARLO COSTA ,

Tamara Lunger da Sport Specialist
Tamara Lunger da Sport Specialist

L’appuntamento estivo “A tu per tu con i grandi dello sport” riserva sempre, come ogni anno, incontri speciali: il 27 luglio, dalle ore 20.30 circa, è la volta di Tamara Lunger, famosa alpinista altoatesina, con una serata dal titolo “Il fascino del freddo”.

Nata a Bolzano nel 1986, figlia di un noto scialpinista italiano, Tamara è cresciuta tra le montagne ed è da lì che è nata la sua passione che sta influenzando e caratterizzando la sua vita.
Che cosa spinge una donna a buttarsi d’inverno, nel freddo, per mesi a quote proibitive?
La giovane alpinista ha compiuto ciò che mai nessuna donna è stata in grado di fare: è riuscita a superare il “marchio 8000” alla prima salita in invernale sul Nanga Parbàt, ma è stata costretta a rinunciare poco sotto la cima.

Sin dal suo inizio nell’alpinismo d’alta quota, nel 2009, Tamara ha vissuto e superato momenti più o meno difficili: molto di ciò che all’inizio era sconosciuto e le faceva paura, dopo le esperienze trascorse si trasformava in un punto di forza.
Nulla potrebbe scoraggiare la giovane alpinista dal raggiungere i suoi sogni e desideri. Tamara non è una che molla volentieri!

Fin da quando era piccola, Tamara ha praticato diversi sport, anche l’atletica leggera (due volte vice-campionessa italiana nel lancio del disco), ma la sua vera passione, la montagna, è rimasta negli anni invariata.
Già all’età di 14 anni aveva il sogno di scalare un ottomila; nel 2009, con la sua prima esperienza alpinistica in Nepal, ha realizzato il sogno. Da allora, il futuro di Tamara è stato chiaro: “questa è la vita che voglio, niente di diverso”.

Nel 2008 a soli 23 anni, dopo il suo titolo mondiale di scialpinismo, si è posta l’obiettivo di salire un 8000: traguardo raggiunto, nel 2010, come donna più giovane ad aver salito il Lhotse.
Nel 2014 ha scalato senza ossigeno la seconda montagna più alta del mondo, il K2 con i suoi 8611 metri: in questa occasione è stata la seconda donna italiana nella storia dell’alpinismo. Questo è stato il punto decisivo della carriera alpinistica di Tamara: il suo mentore, Simone Moro, ha creduto in lei e la coinvolta in una spedizione invernale oltre 8000 metri.
Il piano ha previsto la traversata del Manaslu (8163 m) e dell’East Pinacle. Nevicate estreme hanno impedito la salita, ma il sogno di conquistare un 8000 in inverno è rimasto presente: nel 2016 Tamara e Simone sono ripartiti per il Pakistan, dove hanno provato la prima salita invernale del Nanga Parbàt, 8126 metri.

Articolo Publiredazionale

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

Commenta l'articolo su Twitter...

Può interessarti