Il giro del mondo... in un milione di divani

Di ALBERTO ,

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Con il couchsurfing si riesce a viaggiare spendendo poco e conoscendo davvero i posti che si visitano e le persone che li abitano.

È possibile girare il mondo senza spendere un Euro per l’alloggio? È possibile, è possibile! Come? Grazie al couchsurfing (termine inglese che in italiano suona come “saltare di divano in divano”), un progetto – presto divenuto tendenza –nato, cresciuto e rafforzatosi negli ultimi dieci anni.

Di che si tratta? Il cuore del couchsurfing è un sito internet, www.couchsurfing.org, ideato nel 1999 da Casey Fenton, giovane programmatore statunitense. Intorno al portale si è costruita con il tempo una comunità di persone si dichiara disponibile a ospitare sul proprio divano (in realtà si tratta molto più spesso di un letto) gli altri iscritti al servizio. Proprio come avviene per gli alberghi, una semplice applicazione permette di ricercare un posto dove dormire nella città che si desidera. C’è una differenza sostanziale, però, in questo caso infatti nessuno chiede di essere pagato. Quando sembra di avere individuato, tra i molti proposti, il profilo di quello che potrebbe essere l’ospite ideale, lo si può contattare direttamente via mail e sondare la sua disponibilità. Non vi è nessun limite di tempo per il soggiorno: si può essere ospitati anche solo per un caffè, come per diverse settimane; dipende tutto dagli accordi che si raggiungono. Alla stessa maniera, una volta che si è iscritti alla comunità, non vi è alcun obbligo di ospitare chi fa richiesta del “posto divano”.

È un sistema sicuro? Poiché quello della rete è un mondo strano, è lecito avere qualche timore riguardo la sicurezza di un tale modo di viaggiare. Tuttavia, a garanzia degli aderenti sono state predisposte alcune procedure di sicurezza. Innanzitutto per ospitare o essere ospitati occorre essere registrati al sito. Al momento dell’iscrizione vengono richiesti diversi dati sensibili, che rendono possibile identificare il couchsurfer. Ad alcune domande si può rifiutare di rispondere, ma sarà possibile per tutti vedere a quali domande si è scelto di rispondere e quali sono state evase. Le risposte fornite, poi, vengono verificate a tre livelli. Infine, la veridicità di quanto scritto in ogni profilo è garantita dai commenti e dalla valutazione che ciascun ospite lascia sul profilo del padrone di casa e viceversa.

Chi è e dove va il couch surfer? Le statistiche dimostrano che quello dei couchsurfers è un mondo in pieno sviluppo. Le iscrizioni mensili crescono di mese in mese e gli aderenti totali al sito sono ormai 1.135.751. Le nazioni più rappresentate tra gli iscritti sono gli Stati Uniti, la Germania e la Francia (l’Italia è al settimo posto). L’“ospite da divano” tipico è più spesso maschio (50,7) che femmina e ha un età media di 27 anni (solo nel 5,9% dei casi ha tra 35 e 39 anni). Quali sono tra le 58.775 città in cui è disponibile almeno un divano le più visitate? Parigi, Londra e Berlino. La prima delle italiane è Roma, con 4941 visite.

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