Itinerari nel Parco Nazionale del Pollino

Di GIANCARLO COSTA ,

Parco Nazionale del Pollino (foto rivistasitiunesco)
Parco Nazionale del Pollino (foto rivistasitiunesco)

Il Parco Nazionale del Pollino, istituito nel 1993, è la più grande area protetta di nuova istituzione in Italia. Al suo interno si trovano esemplari di fauna selvatica come il lupo, il capriolo di Orsomarso e l’aquila reale. Il parco conserva e tutela sotto il suo emblema, il pino loricato, la pianta caratteristica di queste zone. l pino loricato è una straordinaria pianta che ha radici che penetrano profonde negli strati rocciosi, consentendogli di arrampicarsi su costoni, pendenze e strapiombi in posizioni inverosimili. Il vento possente, le bufere di neve, le piogge battenti, invece, ne forgiano le incredibili torsioni del tronco e dei rami. La sua corteccia che si incide profondamente a formare delle “loriche”, placche simili alle antiche corazze dei soldati romani, da cui ne deriva il nome.
L’area del Parco del Pollino è costituita dai Massicci del Pollino e dell'Orsomarso. È una catena montuosa dell'Appennino meridionale, a confine tra la Basilicata e la Calabria. Ha vette tra le più alte del Mezzogiorno d'Italia, coperte di neve per ampi periodi dell'anno. Dalle sue cime, oltre i 2200 metri di altitudine sul livello del mare, si colgono, ad occhio nudo, ad ovest le coste tirreniche di Maratea, di Praia a Mare, di Belvedere Marittimo e ad est il litorale ionico da Sibari a Metaponto.
La carta dei sentieri del Parco Nazionale del Pollino, tiene traccia di oltre 136 sentieri per poco più di mille chilometri di sviluppo. Di seguito alcuni degli itinerari che permettono di visitare il parco

Itinerario Fosso Jannace (1.200 mt) – Piano Iannace (1.640 mt) – Sorgente Pittaccurc – Serra di Crispo (2.050 mt) – Piano Jannace – Santuario della Madonna del Pollino ( 1537 mt)

Partendo da Fosso Jannace si entra in un sentiero che si snoda lungo i bordi del torrente che si attraversa più volte mediante ponti di legno. Nel corso della passeggiata è possibile ammirare esemplari di Abete bianco e di Acero, oltre ai numerosi faggi presenti sul posto. Continuando a camminare per un paio d’ore si arriva alle Radure del Piano Iannace e indi alla sorgente Pittaccurc’. Procedendo lungo i pendii senza percorso obbligato si attraversano i piani del Pollino in direzione della Grande Porta (mt. 1954) con un paesaggio di Pini Loricati. Si attraversa il Giardino degli Dei fino ad arrivare al crinale della Serra di Crispo e da qui si può osservare la Costa jonica e altre zone della Basilicata. Per il ritorno si effettua il percorso inverso e si scende verso il Santuario della Madonna del Pollino, per ammirare l’alta Valle del Frido e del Mercure.

Itinerario Colle Impiso (1573 mt) – Piani di Vacquarro- Sorgente Spezzavummula – Colle Gaudolino (1678 mt) – Monte Pollino (2.248 mt)

Partendo dal Colle dell’Impiso per poi scendere verso i Piani di Vacquarro. La strada costeggia il torrente Frida che si abbandona pe risalire verso la sorgente Spezzavummula e poi si procede verso il Piano Gaudolino. Dal colle Gaudolino un sentiero abbastanza erto sale lungo il versante occidentale del Monte Pollino fino ad arrivare alla cresta sud-ovest. Si attraversa una faggeta che è stata distrutta nel 1993 da una valanga e si arriva alla cima del Monte Pollino la seconda per essere più precisi in ordine di altezza. Arrivati a questa altezza il panorama mostra i costoni rocciosi ricchi di Pini Loricati. Per chi è interessato a vedere l’Aquila e il Falco pellegrino questa è la zona migliore per farlo. Poco distante dalla vetta del Monte Pollino c’è un’ampia dolina (fenomeno del carsismo) dove il turista può osservare un nevaio anche fino ai primi giorni di agosto.

Itinerario Piano Ruggio (1.550 mt slm) – Belvedere del Malvento – Colle dell’Impiso

Partendo da Piano Ruggio si attraversa il pianoro e si arriva a Belvedere del Malvento. Da qui si imbocca un sentiero che sale sul costone sud/ovest della montagna e si arriva a quota 2000 metri e si cammina per circa 2 km in vetta e attraversandola tutta si gode della vista delle altre montagne e della Calabria. Dalla vetta si scende verso il versante nord della montagna e si raggiunge il Colle dell’Impiso.

Itinerario Serra Dolcedorme la vetta più alta dell’Appennino Meridionale

Partendo da Colle dell’Impiso si scende verso i Piani di Vacquarro. Salendo si arriva nel Bosco di Chiaromonte e si procede verso i Piani di Pollino. Procedendo in salita verso il Sella Dolcedorme a 2000 mt d’altezza si prende il sentiero che permette di arrivare alla vetta più alta dell’Appennino meridionale precisamente a quota 2267 metri.

Per altre informazioni http://www.aptbasilicata.it/

Articolo Publiredazionale

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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