Itinerario Mont Mars per la cresta Chardon da Coumarial, Fontainemore - Valle d’Aosta

Di GIANCARLO COSTA ,

Apertura Itinerario Mont Mars per la cresta Chardon
Apertura Itinerario Mont Mars per la cresta Chardon

INIZIO ESCURSIONE: Coumarial, Fontainemore (Valle del Lys)
ACCESSO: Per arrivare a Coumarial, uscire a Pont Saint Martin sull’autostrada A6 Torino-Aosta, quindi risalire la statale verso Gressoney, superato il paese di Fontainemore, prima di Issime, sulla destra c’è la deviazione ben indicata per Pian Coumarial, che si raggiunge con pochi chilometri di salita. Parcheggiare in corrispondenza della partenza delle piste di fondo e del bar ristoro, ed iniziare l’escursione.
DISLIVELLO: 1200 metri
DIFFICOLTA’: Escursionismo
PERIODO CONSIGLIATO: da Giugno a Ottobre
ATTREZZATURA: Normale attrezzatura da escursionismo (pedule, zaino, giacca a vento) o da trail running - skyrunning (zainetto o marsupio con kway e pantavento), imbrago per ferrata ed eventualmente corda
CARTOGRAFIA: IGC 1:50000 Ivrea, Biella e Bassa Valle d’Aosta
INDIRIZZI UTILI: web coumarial.vda@hotmail.it
Comunità Montana
Rifugio Barma: www.rifugiobarma.it telefono +3901251906240 / +393311087009
Soccorso 118

DESCRIZIONE ITINERARIO

Quest'itinerario permette di salire il Mont Mars (quota 2600m) montagna di confine tra la Valle d’Aosta e il Piemonte, tra la valle del Lys e la provincia di Biella, montagna simbolo dell’Alta Via Montagne Biellesi.
Dopo aver parcheggiato a Coumarial, salire seguendo le indicazioni per il lago Vargno e il rifugio Barma per la strada poderale, che inizialmente scende per poi salire, con tratti anche asfaltati, verso il lago Vargno. Quando si arriva sopra il lago Vargno, si può continuare per la poderale o prendere il sentiero al primo incrocio, che comunque riattraversa la poderale dopo essere passato di fianco ad una baita. Da qui seguire il sentiero 2E direzione rifugio e colle della Barma. Superata una baita, sulla destra c’è l’indicazione 2B in direzione del Colle Chardon (o Chardoun). Per andare a questo colle si può deviare a questo punto, oppure continuare fino al rifugio Barma per una sosta e per chiedere informazioni al gestore. Da qui si riparte verso il colle Chardon, con il sentiero 2B, che si ricongiunge con la deviazione indicata precedentemente. La salita si fa’ più ripida con il sentiero non sempre evidente, comunque puntare sempre all’evidente colle Chardon.
Arrivati al colle si vede subito la partenza della via Ferrata “Ciao Miki” che permette di fare questa bella cavalcata in cresta, fino al Mont Mars. Indossare l’imbrago da ferrata ed iniziare la salita. La prima parte è anche strapiombante, la più impegnativa di tutta la traversata, poi diventa abbastanza agevole, con le corde che servono più per avere una direzione spesso tra la nebbia, che per l’effettiva esposizione del percorso. Se si perde l’orientamento ricordarsi che sulla propria sinistra appena più in basso c’è il sentiero dell’Alta Via Alpi Biellesi. Nella parte finale della salita al Mont Mars i due tracciati corrispondono e sono evidenti i bollini blu e l’indicazione gialla D23 della tracciatura.

Arrivati in vetta al Mont Mars (quota 2600m), ridiscendere verso Coumarial seguendo i segni gialli 2D che portano a Pian du Juc (quota 2000m). Sono 600 metri di dislivello prima in pietraia, poi con un sentiero non sempre evidente, con catene in un paio di punti. Dopo Pian du Juc, continuare verso punta Leretta e da qui ritornare a Coumarial, completando un anello spettacolare e anche impegnativo sul Mont Mars.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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