Mammut We Care: obiettivi trasparenti per la sostenibilità e la responsabilità sociale di Mammut fino al 2023

Di GIANCARLO COSTA ,

Mammut We Care (1)
Mammut We Care (1)

Facendo un ulteriore passo logico verso un ruolo da leader nella produzione responsabile, Mammut ha pubblicato i suoi obiettivi sulla responsabilità sociale dell’azienda per i prossimi cinque anni. Il piano fornisce una visione chiara sui successi e sulle sfide relative alla produzione di abbigliamento eco sostenibile.

Lavorando su un progetto quinquennale fino al 2023, l’azienda outdoor intende infatti ridurre significativamente l’impatto ambientale delle sue collezioni ed evitare l’uso di sostanze dannose nelle catene di produzione e distribuzione. Inoltre Mammut garantisce delle condizioni di lavoro oneste e delle fonti responsabili nella fornitura di materiali di derivazione animale. Il piano strategico di Mammut rappresenta un ulteriore consolidamento del grande impegno del marchio su ogni livello, in termini di responsabilità corporate.

Gli obiettivi sono globali ed ambiziosi: “Essendo un’azienda svizzera di alto livello nel mondo dell’Outdoor, le cui radici risalgono al 1862, vogliamo preservare ciò che vale la pena mantenere e migliorare ciò che ancora non è perfetto. La sostenibilità dei nostri prodotti e il controllo dei processi di produzione sono una parte essenziale degli standard qualitativi di Mammut.” Commenta Peter Hollenstein, CR Manager del gruppo Mammut Sports Group AG.

MAMMUT WE CARE

Mammut esclude le sostanze nocive per l’ambiente dall’inizio del processo di produzione, al fine di proteggere l’ambiente. Dal 2011 Mammut è partner di bluesign®, ad oggi il sistema di controllo più severo e globale per i consumatori e per la protezione dell’ambiente nell’industria tessile. Dal 2023 l’azienda mira ad utilizzare almeno il 95% di materiali certificati.
Mammut sta attualmente lavorando per eliminare l’uso di attrezzature composte di PFC entro lo stesso anno; nell'acquisizione di materiali di origine animale, Mammut attribuisce grande importanza agli standard certificati di protezione degli animali e di tracciabilità. L’azienda utilizza già un’imbottitura certificata o riciclata (imbottitura Standard Responsabile e RE:DOWN) in tutti i prodotti e, nella fase di produzione e distribuzione, viene inoltre applicato lo Standard Lana Responsabile (RWS). La compagnia ha come obiettivo per il 2023 la copertura totale (100%) della domanda, con lana certificata RWS. Al momento non esiste uno standard specifico per i materiali in pelle, ma in questo settore Mammut collabora con concerie attentamente selezionate, le quali operano mediante processi severamente controllati, per produrre un pellame di alta qualità. Per rafforzare ulteriormente la sua coscienza ambientale, l‘azienda utilizza, nei suoi processi, materiali riciclati, fin dove questi soddisfano i rigorosi requisiti in termini di qualità, performance e funzionalità.

Per i prodotti di cotone, la maggior parte delle forniture del brand Mammut derivano da coltivazioni organiche. Entro il 2023 Mammut si impegna a far derivare il 95% dei propri materiali di produzione dal riciclaggio e ad utilizzare esclusivamente cotone organico certificato. Nel 2008, per garantire una produzione etica, Mammut è stato uno dei primi marchi del mondo dell’Outdoor ad unirsi alla Fair Wear Foundation (FWF), applicando gli standard più rigidi in assoluto sulle condizioni di lavoro e sulla produzione dei capi.

Maggiori informazioni riguardo MAMMUT WE CARE al seguente link: https://uk.mammut.com/cat/230/we-care/

Articolo Publiredazionale

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

Commenta l'articolo su Twitter...

Può interessarti