Nuovo incendio al battello della natura al lago di Candia

Di EMANUELE ZANGARINI ,

Escursione sul lago sul battello della natura ora distrutto
Escursione sul lago sul battello della natura ora distrutto

Un gruppo di volontari con la passione della natura, un comune che si affaccia su uno specchio d'acqua lacustre del Canavese meta di scolaresche e amanti dell'ambiente. Un battello per accompagnare i visitatori in giro per il lago, andato a fuoco nel marzo 2013 e poi ricomprato con l'impegno dei volontari dell'associazione Vivere Parchi e degli enti provinciali e regionali.

Siamo sul Lago di Candia, comune fra Ivrea e Caluso in provincia di Torino, dove il nuovo battello elettrico battezzato Fiesta è nuovamente andato distrutto dalle fiamme nel corso della notte fra il 31 maggio e il I giugno dopo soli pochi mesi di utilizzo. Le indagini delle autorità sono tuttora in corso.

Ad andare in fumo non è soltanto un mezzo con cui grandi e piccoli si muovevano fra le sponde del lago per ammirarne la varietà di specie (230 specie di uccelli, pesci, anfibi e 450 tipi di piante) ma lo stesso impegno profuso dai volontari per ottenere questo secondo battello del valore di 35.000 euro e le risorse pubbliche che hanno contribuito al suo acquisto.

Ad oggi è troppo presto per conoscere la dinamica dei fatti, oggetto di indagine da parte delle autorità e su cui la magistratura dovrà necessariamente avviare un'inchiesta. Se fosse riconosciuta la dolosità dell'atto, ipotesi avvalorata da prove sostanziali al vaglio delle autorità e dalla successione degli incendi, ci troveremmo di fronte ad un atto di imbarbarimento e inciviltà verso la comunità. A quale scopo? A chi giova sbarazzarsi di quel mezzo faticosamente riacquistato dopo il primo incendio?

Il lago di Candia è inserito nelle Zone a Protezione Speciale dell'Unione Europea e gli esperti dell'Università di Torino effettuano numerosi rilievi sul bacino e sulle specie dell'habitat anche grazie a queste attrezzature che ora sappiamo essere alla mercé di atti reiterati che hanno qualcosa in più del vandalismo. Il danno è per certi versi anche diretto all'attività scientifica di questi operatori.

La conoscenza, sia scientifica che umana del nostro ambiente va di pari passo con una consapevolezza ed una educazione civica che sono il migliore antidoto al degrado e alla riduzione a merci della natura e dei mezzi per preservarla. Nei paesi le voci corrono e speriamo che questo senso civico induca i cittadini che sanno tracciare una linea fra il vecchio e il nuovo incendio a parlare.

In queste settimane stiamo affrontando su queste pagine le tematiche del degrado urbano e naturale e del recupero tramite questo senso civico: la speranza è che si possa tornare a navigare sulle acque del Lago di Candia superando questa triste vicenda.

  • Curo le rubriche a tema ambientale di bici.news e outdoorpassion.it. Seguo la parte tecnico-informatica di Outdoor Passion. Twitter: @emazangarini

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