StoneBrixiaMan, il triathlon estremo dal Lago d’Iseo al Passo Paradiso del 7 luglio

Di GIANCARLO COSTA ,

StoneBrixiaMan corsa (foto organizzazione)
StoneBrixiaMan corsa (foto organizzazione)

Una vera e propria sfida con se stessi, agli estremi confini dei propri limiti. Questo sarà StoneBrixiaMan, il triathlon estremo su distanza Ironman che il 7 luglio vedrà a Ponte di Legno (BS) atleti provenienti da tutto il mondo affrontare una delle gare di nuoto, bici e corsa più avvincenti e dure d’Europa.

Un’esperienza dal carattere spettacolare e unico, in grado di trascendere la semplice natura sportiva, come racconta lo scrittore, alpinista e scultore Mauro Corona, ambassador della manifestazione, nel suo affascinante elogio della sfida: “Ho sempre accettato le sfide, sono state forse anche la causa di alcune mie disavventure e delusioni. Qualsiasi sfida mi ha stimolato, ma non per l’esibizione o la vanità di essere primo, soltanto perché non potevo fare altro se non andare lì. Mi sentivo bene quando avevo superato questa sfida, il non andarci mi rendeva un essere infelice. La vita aveva senso, ovvio che la vita ha senso comunque e va rispettata, ma la sfida non deve essere necessariamente un pericolo, è anche fare una gran faticata. Mi buttavo in queste sfide perché mi sentivo un uomo realizzato, avevo più fiducia in me stesso”.

“Spesso le sfide sono perse – prosegue Mauro Corona - già l’idea di coinvolgerci in una sfida è una sconfitta perché un uomo pacifico non avrebbe bisogno di andare a massacrarsi. C’è qualcosa in noi che ci fa andare oltre ed è un sintomo anche di sensibilità, di dire ma io quanto valgo, che ci sto a fare su questa terra? Un uomo godrebbe della tranquillità della vita, ma purtroppo non siamo nati sotto la costellazione dell’ozio. Ognuno di noi vorrebbe vincere, non per vanità o per dire di essere superiore a tutti, è una nostra fragilità. La società ti dice che hai fallito, ma il fallimento non esiste. Il vero atleta non bada alle sconfitte, lo fa perché gli piace. Se faccio una scultura non mi interessa vincere un concorso. Parto da un tronco e vivo un percorso: sono emozioni, titubanze, paure, incertezze però compio un viaggio, perché tutto quello che facciamo è viaggio. Forse nessuno può arrivare primo, ma nessuno ha mai fallito”.

Le iscrizioni alla seconda edizione dell’atteso evento, organizzato da TriO Events, in collaborazione con la Provincia di Brescia e il Comune di Ponte di Legno (BS), sono aperte su www.stonebrixiamanxtri.com fino al 31 maggio, limitate a 250 partecipanti, e stanno già riscuotendo grande interesse a livello internazionale con presenze confermate da vari Paesi, tra cui Francia, Brasile, Germania, Danimarca, Regno Unito, Afghanistan.

“StoneBrixiaMan – dichiara Massimiliano Rovatti di TriO Events – rappresenta una sfida davvero stimolante che TriO Events ha voluto fortemente accettare, acquisendone l’organizzazione da una precedente gestione. Il suo fascino ci ha spinto a intraprendere questo incredibile percorso per arricchire il panorama del triathlon e dell’endurance italiano con un’esperienza unica nel suo genere, di respiro internazionale, oltre al rinnovato impegno nel circuito TriO Series e nell’evento Deejay Tri, che solo nel 2017 ha coinvolto oltre 6.500 atleti in prove su distanze olimpica e sprint”.

La competizione è un viaggio alla scoperta delle proprie potenzialità dal Lago d’Iseo al Passo Paradiso, che in un tempo massimo di 20 ore porterà i triatleti a superare le tre frazioni full distance di nuoto (3.8 km), bici (175 km) e corsa (42 km) con un dislivello complessivo di ben 6 mila metri. All’estremità della Valle Camonica, la località di Ponte di Legno è immersa in un fondovalle a confine, tramite il Passo del Tonale, tra Lombardia e Trentino-Alto Adige e, tramite il Passo di Gavia, fra le province di Brescia e Sondrio.

Nell’oscurità delle prime ore del mattino (ore 4:00), da una chiatta nelle acque del Lago D’Iseo, di fronte alla costa bergamasca, avrà inizio la frazione di nuoto fino alla zona cambio a Sulzano, da chiudere in un tempo massimo di 2 ore. Una partenza dall’indiscusso fascino per i partecipanti che, tutti insieme, si troveranno a vivere quelle travolgenti emozioni che solo una sfida come StoneBrixiaMan può regalare.

Il percorso in bici attraverserà in circa 175 km tutta la Valle Camonica fino a Edolo per affrontare il primo dei 3 passi, l’Aprica, a 1.176 metri sul livello del mare e, a seguire, l’ascesa continuerà per il mitico Mortirolo, a 1.852 m slm. Una lunga discesa porterà poi a valle per risalire dolcemente verso Ponte di Legno, da dove avrà inizio l’attacco al Passo Gavia, con i suoi 2.621 m slm. L’ultima discesa arriverà alla zona cambio posizionata in piazza a Ponte di Legno, con un tempo massimo di percorrenza fissato in 11 ore e un dislivello positivo complessivo di 4.700 m.

Qui partirà la frazione di corsa, da attraversare in massimo 7 ore, i cui primi 25 km saranno disegnati su un percorso intorno a Ponte di Legno senza particolari asperità. Dal 25° km inizierà l’inesorabile salita verso il Passo del Tonale, a 1.883 m slm, con un ultimo strappo di circa 8 km per raggiungere finalmente il traguardo a Passo Paradiso, dove si toccheranno i 2.600 m slm. Il dislivello positivo complessivo sarà di 2.350 m.

I NUMERI DELLA PRIMA EDIZIONE
La prima edizione dell’extreme triathlon si è conclusa con un podio tricolore, con il primo posto conquistato dall’altoatesino Roland Osele, che ha superato le tre frazioni in 13:51:26, seguito dal novarese Cristiano Tara in 14:02:21 e dal comasco Renato Dell’Oro in 14:08:27. La prima donna a tagliare il traguardo è stata la slovena Karla Oblak, in 17:09:59, seguita solo da Elena Emilia Marocci in 18:22:28. Degli 86 iscritti da tutto il mondo, tra cui 83 uomini e 3 donne, solo 50 triatleti (48 uomini e 2 donne) hanno raggiunto la finish line.

Fonte Ufficio Stampa StoneBrixiaMan

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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