Stop ai pesticidi neonicotinoidi in Maryland contro la moria delle api: Italia a rischio?

Di EMANUELE ZANGARINI ,

La moria delle api causata dai neonicotinoidi? Il Maryland introduce il bando. Foto: Waugsberg / Wikipedia CC-BY-SA
La moria delle api causata dai neonicotinoidi? Il Maryland introduce il bando. Foto: Waugsberg / Wikipedia CC-BY-SA

La Camera dei rappresentanti dello stato americano del Maryland ha approvato con 96 voti contro 39 una legge caldeggiata dagli apicoltori per abolire l'utilizzo amatoriale dei pesticidi neonicotinoidi dal 2018. La legge segue un'analoga proposta passata al Senato. La proposta aspetta ora la firma del governatore repubblicano Larry Hogan per diventare la prima legge statunitense a  limitare l'impiego di questa classe di pesticidi per i danni arrecati all'ambiente.

Il Maryland ha perso il 60% degli alveari nell'ultimo anno, ognuno dei quali conta fino a ventimila esemplari, mettendo in ginocchio 1.800 apicoltori del piccolo stato della costa Est e un'industria da mezzo milione di dollari (2014).

I neonicotinoidi furono introdotti come alternativa meno pericolosa per i mammiferi al DDT dopo la messa al bando del potente e pericoloso pesticida negli anni Settanta e Ottanta. Nel marzo del 2015 scienziati dell'Università del Maryland pubblicarono i risultati di uno studio durato tre anni che indicava nei neonicotinoidi i responsabili della moria delle api e la causa nell'assuefazione alla nicotina delle api, che si disperdevano non facendo più ritorno alla colonia.

La pratica sotto accusa è la concia delle sementi con gli insetticidi, il trattamento prima della semina. In Italia i neonicotinoidi sono stati introdotti oltre una decina d'anni fa. Rita Bonfanti dell'Ufficio servizi fitosanitari della Valle d'Aosta scrive "in molte regioni del nord Italia dove si coltivano in modo estensivo grandi colture quali mais e barbabietola, quelle cioè i cui semi sono conciati con gli insetticidi incriminati, si sono registrate gravi morie di api bottinatrici attribuibili ai trattamenti usati per la concia, con conseguente spopolamento di alveari" e indica nelle modalità d'uso del pesticida il modo migliore per evitare lo spopolamento.

Il suggerimento è applicare i pesticidi "ben lontano dalla fase di fioritura della coltura oggetto del trattamento [..] avendo l’accortezza di sfalciare le erbe fiorite sotto chioma e di evitare qualsiasi fenomeno di deriva".

Se uno stato come il Maryland, geloso della libertà dei propri cittadini, ha deciso di togliere la possibilità agli agricoltori di usare questi pesticidi perché ne hanno abusato siamo sicuri che in Italia le regole esposte da Rita Bonfanti per limitare il danno alle api sono rispettate da tutti?

Sarebbe forse il caso di applicare il principio di precauzione e ritirare i pesticidi neonicotinoidi dal mercato come recentemente fatto in Francia o almeno iniziare a limitarne l'uso dato che bastano pochi agricoltori con grandi appezzamenti per compromettere un intero ecosistema, sterminando decine di migliaia di api con gli effetti che gli apicoltori del Maryland hanno già sperimentato.

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  • Curo le rubriche a tema ambientale di bici.news e outdoorpassion.it. Seguo la parte tecnico-informatica di Outdoor Passion. Twitter: @emazangarini

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