Sulla Meije muoiono tre alpinisti torinesi

Di GIANCARLO COSTA ,

La Meije
La Meije

Ennesimo incidente mortale sulle Alpi, questa volta in Francia, a la Meije, 3983 metri, pochi metri in meno di un 4000, ma infinitamente più difficile da salire di tanti altri 4000 delle Alpi. Tre alpinisti torinesi, partiti da la Berarde, stavano effettuando la traversata per cresta, quando sono caduti ed essendo legati in cordata, la caduta è stata fatale per tutti e tre, visto che sono precipitati per circa 400 metri, secondo quanto ha raccontato una guida francese presente sul posto.

Erano saliti da La Berarde al Refuge du Promontoire, (3000 metri), e da lì ieri mattina avevano cominciato la scalata. Otto, nove ore di arrampicata, fino al Refuge de l'Aigle, sull'altro versante. Traversata impegnativa, la Meije è una montagna impervia, non certo alla portata di tutti. Alpinisti esperti erano le tre vittime, tutti del Cai Uget di Torino: Michele Pelassa, 33 anni, Andrea Alberto Cane, 29 anni e Guido Ottone, 37 anni.

Fiumi di parole anche in questa tragica estate di incidenti in montagna, ma la montagna non è ne assassina ne malvagia, la montagna è li, dura e aspra come sempre. 200 anni fa i montanari non volevano salirci perché le consideravano abitate da spiriti maligni, poi i ricchi inglesi iniziarono l'esplorazione e quindi si è arrivati al business attuale. Ma ogni volta che si mette la mano su una roccia, si tira una corda, si pianta una piccozza sul ghiaccio o una lamina di sci nella neve, non è mai solo un gioco, è un'avventura, in cui si mette in gioco una parte di noi stessi.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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