Volcanotrail 2009: Corsa, vulcani... e spiagge

Di ALBERTO ,

Isola vulcano
Isola vulcano

Qualche consiglio su dove spendere i momenti di sosta nelle tappe eoliane della Volcano Trail

Cinque giorni di gara a spasso per i vulcani. Intorno, l’incantevole scenario della Sicilia e delle isole Eolie che, tra una sudata e l’altra, regalerà ai partecipanti la possibilità di qualche piacevole momento di svago in riva al mare. Di seguito, dunque, diamo qualche consiglio su dove piazzare l’asciugamano durante i momenti di pausa delle prime tre tappe. Magari non sarà troppo presto per azzardare il primo bagno della stagione!

 Vulcano – Spiaggia del Gelso

La più interessante spiaggia dell’isola è quella del Gelso, che si apre sulla costa meridionale. Sabbiosa e ghiaiosa, nera per l’origine lavica, può essere raggiunta in auto o in moto dal porto. La strada da percorrere è lunga e tortuosa, ma anche panoramica e di sicuro impatto, perché permette di toccare con mano le caratteristiche naturali dell’isola, vero e proprio paradiso per geologi e vulcanologi. Tuttavia, sarà molto più interessante e divertente provare a convincere pescatori e barcaioli delle Spiagge Nere a “darvi uno strappo” fino al lido.

 Salina – Pollara

Sebbene conti 6 vulcani, l’isola di Salina ha una superficie di soli 27 chilometri quadri. Pertanto, raggiungere Pollara (luogo di arrivo della seconda tappa) in autobus da Santa Maria di Salina (luogo di partenza della tappa) non sarà problematico. Dal suggestivo borgo, dove è stato girato Il Postino con Massimo Troisi, con una camminata di circa mezz’ora in un sentiero scosceso si raggiunge un magnifico scenario di sassi e ghiaia. A far da corona all’arenile è una cornice di roccia, quanto rimane di un vecchio cratere, un tempo levigato dalla forza del fuoco e oggi da quella del mare.

 Stromboli – Forgia Vecchia e Piscità

Da una parte spaventa, l’isola è l’unico vulcano d’Europa perennemente attivo, dall’altra ammalia, lungo le coste di Stromboli si aprono un’infinità di spiagge e calette meravigliose. Prendendo il molo di Scari (località dove sono fissati la partenza e l’arrivo della terza tappa) come punto di riferimento, ci si può dirigere in una direzione o nell’altra senza paura di rimanere delusi. Da un lato, infatti, dopo un chilometro si incontrerà la spiaggia di Forgia Vecchia. Raggiungibile solo a piedi, è un’oasi di tranquillità, almeno finché, a stagione estiva inoltrata, non viene presa d’assalto dai panfili di lusso. In direzione opposta, invece, ci si imbatte in una distesa di fine sabbia nera lunga quasi due chilometri (la prima parte è spesso usata dai pescatori come deposito delle loro attrezzature). Oltre di essa, è la zona nord-orientale dell’isola (Piscità), dove delle colate di lava suddividono un tratto di costa lungo un chilometro in numerose spiaggette di sabbia nera.

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