Roger Schäli e Simon Gietl verso il Cerro Fitz Roy in Patagonia
Di GIANCARLO COSTA ,
Lo svizzero Roger Schäli e l'altoatesino Simon Gietl sono partiti per la Patagonia, direzione Cerro Fitz Roy (quota 3406 m). Per loro un obbiettivo ambizioso: due vie diverse, una da percorrere nel minor tempo possibile, l'altra dalle caratteristiche molto difficili e con una sosta di più giorni in parete. La Patagonia e i suoi straordinari rilievi non possono essere paragonati a nulla di ciò che un alpinista può trovare sulle Alpi. Grazie a previsioni del tempo abbastanza precise, al nostro grado di latitudine è possibile programmare con una certa sicurezza anche le imprese più difficili, mentre l'arrampicata sulle pareti di granito dell'Argentina e del Cile è paragonabile a una lotteria. Una fase di bel tempo apparentemente stabile può cessare all'improvviso e, nel giro di pochi minuti, trasformarsi in periodi di maltempo che talvolta durano anche settimane. A ciò si aggiunge il caratteristico vento, che spesso soffia a raffiche mettendo a dura prova la mente oltre che il fisico.
(Fonte comunicato Salewa)