Bevo latte crudo e risparmio

Di ALBERTO ,

MILKMAPS
MILKMAPS

In un sito internet, l’elenco dei distributori di latte crudo alla spina. Spesa a chilometri zero, si risparmiano euro e ne guadagna l’ambiente... o forse no.

Mangiare in maniera sana, rispettando se stessi e l’ambiente, significa anche scegliere prodotti locali, bloccando sul nascere i lunghi viaggi cui sono solitamente sottoposti gli alimenti prima di arrivare sulle nostre tavole. Un utile supporto per i sostenitori di questo “stile di spesa” è sicuramente Milk Maps (www.milkmaps.com), il sito internet che elenca i distributori automatici di latte crudo in tutte le province italiane.

In una semplice schermata, gli interessati troveranno indicati su una cartina geografica dell’Italia i singoli distributori di latte crudo alla spina della provincia di loro interesse. Una volta scelto il distributore più vicino, cliccando sulla corrispettiva bandierina, se ne ricavererà l’indirizzo preciso e i recapiti telefonici del gestore. A quel punto, quindi, non resterà che recarsi sul posto – armati delle proprie bottiglie – e fare rifornimento.

Il vantaggio rispetto al supermercato sotto casa? Si risparmierà qualche euro; si eviteranno all’ambiente un po’ delle emissioni di CO2 prodotte dal sistema di trasporti necessario per il funzionamento dell’industria alimentare tradizionale; si diminuirà l’utilizzo di imballaggi, che tanto si paga in termine di inquinamento.

Almeno, questo è quanto sostengono i più entusiasti seguaci della “spesa a chilometri zero”, anche se la questione, in realtà, appare controversa. Non è trascorso molto tempo, infatti, da quando il DEFRA – il ministero dell’ambiente e dell’agricoltura britannico – ha commissionato uno studio per verificare l’utilità come indice di sostenibilità ambientale dei chilometri percorsi per fare la spesa. La conclusione è stata che un indicatore basato solo sullo spazio percorso non può essere una misura attendibile dell’impatto ambientale totale per molteplici motivi, primo tra tutti la non certa efficienza energetica delle piccole aziende produttrici.

Può interessarti