S.F.E.R.A.: Il Metodo Per La Massima Prestazione

Di ALBERTO ,

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Psicologia e miglioramento della prestazione sportiva.

E’ chiaro ormai da tempo: uno dei compiti della psicologia dello sport è quello di contribuire al miglioramento della prestazione. Favorire, cioè, che l’atleta in gara entri in un particolare stato di coscienza detto “Flow” (che letteralmente significa “flusso”). In esso, egli percepisce uno speciale equilibrio tra le proprie abilità e la sfida in corso, sente una particolare unità tra azione e coscienza, ha obiettivi chiari, possiede un feedback immediato, è totalmente concentrato sul compito, ha un eccellente senso di controllo, è totalmente disinteressato del proprio o dell’altrui giudizio, percepisce il passare del tempo in maniera diversa (per es. più veloce o più lento), prova un grande piacere ed appagamento per l’azione che sta conducendo in sé. Il meglio del meglio, dunque, di ciò che si possa augurare ad un atleta sulla linea di partenza. Da oltre 10 anni, il Centro di Psicologia dello Sport ISEF- SUISM di Torino (www.psycosport.com), il cui maggior esponente è il prof. Giuseppe Vercelli, propone il metodo S.F.E.R.A per la massima prestazione al fine di favorire agli atleti  l’ingresso sempre più frequente in uno stato di Flow. L’autore del libro “Vincere con la mente” (di G. Vercelli, Ponte alle Grazie ed., 2005), spiega che l’origine dell’acronimo S.F.E.R.A. deriva dalle iniziali dei cinque fattori “attrattori” della massima prestazione: Sincronia, Forza, Energia, Ritmo e Attivazione. Sincronia come capacità di essere sempre fissati nel presente, nel “quì ed ora”, evitando di farsi trascinare troppo col pensiero sul futuro o sul passato; Forza come capacità di identificarsi in gara solo con i propri punti forza, riservando per l’allenamento i miglioramenti dei punti di debolezza; Energia come capacità di gestire al meglio la propria energia, evitando di sentirsi eccessivamente stanchi e privi di forze; Ritmo come l’ordinata successione di intervalli di tempo nel fluire del movimento che rende il gesto atletico bello ed elegante da vedere; Attivazione come la capacità di accedere fino in fondo alle proprie risorse motivazionali. Ogni atleta, settimana dopo settimana, seduta dopo seduta, costruisce la propria SFERA. Quando essa sarà completa e, quindi, l’atleta in questione sarà in grado di utilizzare al meglio i 5 fattori che la compongono, sarà pronto per la prossima competizione. Non dovrà più mentalmente preoccuparsi di nulla. Prima di ogni gara, utilizzando il fattore a lui più congeniale, dovrà solo ricordarsi di “entrare” nella propria SFERA (www.sferacoaching.com).

Dr. Salvo Russo psichiatra, psicoterapeuta, psicologia dello sport
www.psicologiasportiva.it    email:psicologiasportiva@psicologiasportiva.it

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