Sport acquatici...emergono...i divieti

Di ALBERTO ,

sci nautico
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Sport acquatici, "emergono" i divieti

Operativo il nuovo Codice del mare con divieti e sanzioni

Cavalcano l'onda puntuali come ogni estate le tragedie marine. Ad arginare il triste fenomeno una nuova direttiva sulla sicurezza in mare emanata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il provvedimento pone delle severe restrizioni su velocità, alcol e distanze di sicurezza.

Queste le regole dell'estate 2009:

Velocità:

Introdotto un nuovo strumento per la rilevazione della velocità in mare: il "barca velox". Le capitanerie di porto intensificheranno il controllo sulla velocità e faranno anche verifiche del tasso alcolico di chi si mette al timone (è allo studio l'utilizzo di un etilometro). Saranno sanzionati i diportisti che superano la velocità di 10 nodi entro mille metri dalle spiagge e 500 metri dai litorali con rocce a picco. Vicino ai porti poi il limite scende a 3 nodi. Si prevedono multe per chi sgarra fino a 8mila euro.

Patente e cinture:

Per gli amanti della moto d'acqua sarà obbligatoria la patente, oltre ad aver raggiunto la maggiore età, nulla da invidiare insomma al Codice della Strada.

In merito alle distanze, agli scooter acquatici e alle moto d'acqua è vietato navigare in generale entro la fascia di mare di 500 metri, che scende a 200 dalla costa quando è a picco sul mare. Divieto di navigare anche all'interno dei porti, nei pressi delle imboccature o lungo le rotte di accesso ai porti stessi. L'attraversamento è consentito per l'approvvigionamento del carburante.

Diventa anche obbligatorio l'obbligo delle cinture di sicurezza, un obbligo che interessa anche chi utilizza windsurf o kitesurf.

Luci di posizione:

Per gli amanti dei fondali sarà obbligatorio durante le escursioni l'uso di una luce gialla lampeggante per le immersioni notturne e del pallone di superficie gonfiabile (pedagno) utilizzabile in caso di distacco di emergenza dal gruppo. Mentre le imbarcazioni di chi li accompagna devono avere a bordo una bombola di riserva di 10 litri per ogni 5 sub imbarcati e un impianto vhf.

E' prevista inoltre anche una stazione di decompressione in mare alcune novità riguarderanno i disabili che potranno dirigere previa una patente ad hoc una barca, magari dando ordini ad un'altra persona in qualità di timoniere.

Per quanto riguarda la dotazione di soccorso oltre all'obbligatorio tender anche i giubbotti individuali per chi sta al timone entro un miglio dalla costa.

 «Anche il semplice bagnante che si immerge e va al largo, oltre i 200 metri si deve dotare di idonei segnalatori, basta un semplice palloncino, leggero, da portarsi appresso magari legato a un braccio o a un piede per segnalare la propria presenza una volta superato il limite. E' un provvedimento che va a tutela dell'incolumità del bagnante che si avventura tra barche e motoscafi» spiega il comandante della Capitaneria Giampaolo Bensaia che per quanto riguarda il litorale savonese ha intensificato i controlli "per evitare le incursioni di surfisti e moto d'acqua nella fascia dei 200 metri da riva riservata ai bagnanti". Unica concessione l'apertura di appositi corridoi di lancio che devono essere opportunamente segnalati.

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