L’apporto della preparazione mentale nel processo di recupero dall’infortunio

Di ALBERTO ,

injury
injury

A cura di Roberta Lecchi, psicologa

Dalla Collaborazione con Sport in Mente (www.sportinmente.org)


Vissuti di rabbia, frustrazione, impotenza. Sensazione di veder vanificati mesi, anni di duro lavoro allenante. Paura di non tornare ad “essere più gli stessi”.
Se lo sport spesso è soddisfazione e successo, talvolta significa anche infortunio con le dolorose conseguenze che un evento traumatico comporta.
In caso di infortunio infatti, oltre al danno fisico riportato, occorre fare i conti con il vissuto psicologico che accompagna un momento così delicato della vita di uno sportivo, a qualsiasi livello tecnico. Sbalzi del tono dell’umore, sensi di colpa, domande insistenti sul ritorno alla normalità possono alimentare pensieri ossessivi e irrazionali che rischiano di compromettere il delicato processo di recupero, far disinvestire impegno ed energie e, in qualche caso, portare all’abbandono precoce della pratica sportiva.
Oggi la competizione sportiva sempre più serrata e i programmi integrati di approccio all’individuo-atleta, portano a dedicare una attenzione sempre maggiore all’aspetto mentale nella prevenzione e recupero dell’infortunio.
La psicologia dello sport e in particolare le tecniche cognitivo-comportamentali consentono all’atleta di ottimizzare il delicato periodo post infortunio finalizzato al recupero e al rientro all’attività sportiva fornendo strumenti utili sia per l’atleta sia per l’allenatore. Il soggetto infortunato va innanzitutto supportato nell’elaborazione dell’accaduto, aiutato a ritrovare la propria motivazione, a ridefinire obiettivi, scadenze e priorità.
L’allenamento mentale durante il periodo post infortunio fa uso di tecniche di visualizzazione - come precedentemente illustrato attraverso la ripetizione mentale guidata di singoli gesti motori -, tecniche di concentrazione e di controllo del dolore, per esempio il mantenimento di un focus attentivo esterno.
Tali tecniche consentono di affrontare l’evento, liberando il campo da letture della realtà non realistiche e gestendo al meglio le componenti emotive. Contribuiscono spesso a ridurre di parecchio i tempi di recupero, consentendo di rimanere tecnicamente allenati anche in uno stato fisico di reale e forzato riposo.
Per maggiori informazioni: info@sportinmente.org

Può interessarti