Cosa fare se si incontra un lupo

Di GIANCARLO COSTA ,

Lupi
Lupi

Nonostante sia dotato di mezzi che gli consentono di abbattere prede delle dimensioni di un cervo, il lupo non considera gli umani che gironzolano per boschi e montagne come possibili prede: anzi, secoli di persecuzione gli hanno insegnato che dai bipedi e dagli oggetti che "puzzano" d'umano è meglio tenersi a debita distanza. Visto che ci conosce, dunque, saggiamente il lupo ci evita. Pertanto, se mentre si è spasso in montagna capita di avvistare un lupo, si tratta di un bel colpo di fortuna! Infatti i sensi del lupo, molto più acuti dei nostri, normalmente gli permettono di dileguarsi prima che noi percepiamo la sua presenza: chissà quante volte gli saremo passati accanto senza nemmeno accorgercene.

Quando lo si sorprende da vicino, di solito si ha poco tempo prima di vederlo fuggire via. Una volta che si è allontanato, bisogna resistere alla tentazione di seguirlo per evitare di interferire, anche se la prospettiva di mostrare agli amici una foto di lupo è sempre forte. Se invece l'inaspettato faccia a muso produce più agitazione che curiosità, si può scaricare l'adrenalina facendo rumore, gridando e battendo le mani: il lupo non apprezza il chiasso e si allontanerà velocemente. Nel caso in cui, invece, si abbia la fortuna di osservare l'animale da lontano e non visti, la cosa migliore è restare in silenzio per poter godere più a lungo della fortunata circostanza.

Ovviamente, se capita di assistere a una predazione in diretta su animali selvatici, si raccomanda di non interferire in nessun modo con l'azione di caccia del lupo per "salvare" la preda: il lupo sta semplicemente facendo il suo "lavoro" di predatore, che è un fattore di selezione naturale e come tale va rispettato. È normale simpatizzare per la preda e provare compassione per l'animale che viene ucciso, ma non bisogna guardare il mondo con occhi "disneyani" dimenticando che le predazioni fanno parte della "normale amministrazione" di quel complesso e meraviglioso sistema vivente che è la natura di cui siamo parte.
Se ci si imbatte in lupi che stanno consumando una preda, è bene evitare di disturbarli, allontanandoci subito con discrezione. È vero che il lupo non attacca gli umani per nutrirsi, ma - come tutti gli animali selvatici - se si sente minacciato, se crede che la sua prole sia in pericolo o se pensa che abbiamo intenzione di "soffiargli" il cibo può manifestare atteggiamenti aggressivi.

Se non bisogna disturbare gli animali che mangiano, è altrettanto sbagliato dare da mangiare o lasciare cibo a disposizione dei selvatici – lupi e non solo: non è detto che la nostra dieta sia adatta al loro metabolismo, ma soprattutto bisogna evitare che si abituino a frequentare gli insediamenti umani per sfamarsi.
Infine, gli umani possono frequentare indisturbati il territorio di un branco, ma non è così vero per i cani: è buona regola tenerli al guinzaglio quando si passeggia in montagna e non lasciarli incustoditi e liberi di vagare (pratica tra l'altro vietata) sia di giorno, sia di notte. Lupo e cane appartengono alla stessa specie (Canis lupus il primo e Canis lupus familiaris il secondo) e i lupi potrebbero interpretare un cane sorpreso nel proprio territorio come un proprio simile: un intruso e una minaccia da eliminare.

Fonte piemonte parchi

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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