Cervino CineMountain: l’oscar del cinema di montagna a An accidental life, Peaks of Energy vince il premio del pubblico e del CAI

Di GIANCARLO COSTA ,

Peaks of Energy
Peaks of Energy

Scalata, sfidata, sconfitta e vincente, malata e tutelata, suonata e degustata. La montagna è stata l’assoluta protagonista del XXVI Cervino CineMountain, il festival internazionale del cinema di montagna che si è chiuso domenica sera con la cerimonia di premiazione nella suggestiva e gremita Piazzetta delle Guide di Valtournenche.

A chiudere gli appuntamenti con le matinées, sempre in piazza e in collaborazione con La Vagues, è stato il vino, quello eroico, prodotto oltre i 1000 metri da vignaioli animati dalla passione, che con impegno sfidano le difficoltà di produrre in condizioni a volte estreme. Protagonista d’eccezione, davanti ad un pubblico numerosissimo, Edoardo Raspelli, volto storico del giornalismo enogastronomico, conduttore per ventuno anni del programma tv di successo Mela Verde su Canale 5, e uno dei più celebri e storici critici gastronomici italiani. Con umorismo, conoscenza ed esperienza ha raccontato le eccellenze del territorio valdostano, in una interessante chiacchierata con Giulio Moriondo, studioso e vignaiolo valdostano, creatore dell’azienda ViniRari, lo scrittore e attore di cinema e teatro Giuseppe Cederna, e Ilaria Bavastro, vignaiola e fondatrice di Le Vieux Joseph.

Ma è stata un’edizione ricca di emozioni quella che si è chiusa ieri a Valtournenche, iniziata con “Le otto montagne”, raccontato da Alessandro Borghi, protagonista del film successo mondiale insieme a Luca Marinelli. Negli otto giorni di festival sul palco si sono alternati alcuni tra i maggiori conoscitori del mondo delle Terre Alte, da Marino Giacometti a Bruno Brunod, gli alpinisti Hervé Barmasse, Anna Torretta, Edu Marin, François Cazzanelli, Yannik Graziani, Emrik Favre, Stefano Stradelli e Rinaldo Carrel, e poi l’attore Giuseppe Cederna, protagonista di “Mediterraneo”, i giornalisti Linda Cottino e Marco Albino Ferrari, conduttore storico di Melaverde, il funambolo Nathan Paulin e tanti altri. Insieme a loro anche registi, sceneggiatori, attori e produttori che hanno scelto il festival ai piedi del Cervino per incontrarsi e presentare le loro opere cinematografiche.

E poi, ovviamente al centro, le proiezioni delle 53 pellicole – 50 in concorso e 3 fuori in concorso - selezionate tra le oltre 350 arrivate da 90 Paesi diversi, di cui 23 anteprime - tra italiane, mondiali e internazionali.
I vincitori della XXVI edizione del Cervino CineMountain

Il film americano “An Accidental Life” si aggiudica quest’anno l’Oscar del cinema di montagna, il Grand Prix des Festivals Conseil de La Vallé, assegnato alla migliore tra le opere vincitrici dei principali Festival di settore. Il documentario della regista Henna Taylor è un ritratto profondamente personale e vulnerabile di Quinn Brett, un'ambiziosa arrampicatrice da record che si sforza di dare un significato alla sua tragedia. Mentre era all'apice della sua carriera atletica, l'alpinista e velocista ha vissuto uno degli incidenti più traumatici nella storia dell'arrampicata su roccia, che la lascia paralizzata dalla vita in giù e la costringe a mettere in discussione la sua identità e la sua comunità. L’esperienza vissuta, condivisa attraverso questo film, sfida a riconoscere gli stereotipi e forse ad affrontare alcuni dei pregiudizi legati al privilegio dei normodotati e alla profonda trasformazione.
Motivazioni: “Una storia di determinazione e coraggio. Una tragedia che potrebbe fermare la scalata verso il successo della protagonista. Ma che offre anche una nuova visione del suo futuro e della sua nuova identità. Per la delicatezza e l’attenzione con la quale il regista affronta questa storia di fragilità, il premio va a An Accidental Life”.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=YSP0EKgaWeo

Peaks of Energy vince il premio del pubblico e del CAI.

Fonte FLUIDA Comunicazione

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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